domenica 20 novembre 2011

San Siro stregato per i rossoblù, la "fortuna" premia l'Inter: 2-1




Niente da fare. San Siro rimane un campo stregato per il Cagliari che ancora una volta esce sconfitto dall'Inter alla scala del calcio. Per l'ennesima volta però sono le recriminazioni a rendere più amara la sconfitta di Conti e compagni. Dopo il gol scandalo che decise Inter-Cagliari la scorsa stagione, stavolta il trio Damato-De Pinto-Barbirati ha pensato bene di sbloccare una partita fino a quel momento equilibrata, con un Cagliari equilibrato ma non pungente, e un'Inter sorniona pronta a creare occasioni da gol tirandole fuori dal nulla.
Ballardini presenta Nainggolan nelle vesti di trequartista avanzato in luogo di Cossu, con Ekdal mezz'ala destra e Biondini mezz'ala sinistra, come nel suo precedente corso quando sul lato opposto danzava Michele Fini. In difesa Pisano torna dall'inizio, affiancando Canini, Ariaudo e Agostini, mentre in attacco Nenè vince il ballottaggio con Larrivey, affiancando Ribeiro in avanti. Ranieri risponde con l'esperienza dei vari Cambiasso, Zanetti, Stankovic, Samuel e Motta, dovendo rinunciare a Snejider all'ultimo istante e optando così per Coutinho alle spalle di Zarate e Pazzini. La prima occasione è di marca rossoblù, con Ekdal che al 6' ruba palla a metà campo, si invola in avanti e, non trovando il taglio di Nenè, prova la conclusione dall'interno dell'area, trovando solo l'esterno della rete. Al 21' la risposta dell'Inter: Pazzini controlla un pallone al limite dell'area, si gira e lascia partire un bolide che, con la deviazione di Agazzi, sbatte fortemente sulla traversa. Tre minuti dopo il legno della porta trema ancora. Punizione dai 25 metri di Zarate, giro perfetto e pallone che, ancora una volta dopo la deviazione di uno strepitoso Agazzi, colpisce la traversa. Il primo tempo di fatto si chiude qui. Il Cagliari butta alle ortiche un contropiede 4vs4, con Biondini che sceglie male il destinatario del passaggio decisivo, e l'Inter gioca a buttare palla lunga, cercando le sponde di Pazzini ma trovando come unica fonte del gioco offensivo le giocate solitarie di Zarate.
La ripresa ripercorre la falsariga del primo tempo. Inter chiusa e pronta a ripartire, Cagliari ordinato che con il giro palla cerca di stanare i nerazzurri. Al 9' però l'incontro prende una netta piega. Il fallo di Pisano su Coutinho viene punito con il cartellino giallo, e, sulla punizione laterale, la spizzata di Pazzini serve un Thiago Motta in abbondante fuorigioco che, dopo un controllo viziato da fallo di mano, supera Agazzi davanti allo stupore della difesa rossoblù che si era fermata conscia dell'offside dell'italo-brasiliano. Damato non ne vuole sapere e convalida. Per il Cagliari è notte fonda. Ballardini richiama un nervoso Nenè in favore dell'ottimo Larrivey, ma l'Inter raddoppia: contropiede nerazzurro, Coutinho dal limite dell'area non sbaglia. I rossoblù si sfilacciano, subendo il colpo, reso più pesante dalla palese ingiustizia della prima rete nerazzurra. Esce anche Ekdal, per far posto a Ibarbo, che va a comporre un attacco inedito con Larrivey e con Thiago Ribeiro nelle vesti di trequartista. Il brasiliano fa così il suo ingresso in partita, dopo 60' di assenza totale, e il colombiano scombussola a poco a poco la difesa avversaria. Al 67' c'è il primo vero tiro del Cagliari verso la porta avversaria, con Larrivey che impegna nella parata a terra Julio Cesar. Al 71' ancora l'argentino, piuttosto pimpante, parte sul filo di fuorigioco e batte Julio Cesar, vedendosi però annullare la rete per fuorigioco. Il replay darà poi ragione all'assistente di gara, trovandosi El Bati oltre l'ultimo difensore per una questione di millimetri. Ci prova ancora Ibarbo, per due volte, ma il Cagliari sembra ormai stanco. Rui Sampaio sostituisce Biondini, e all'89' Larrivey vede premiata la sua caparbietà, trovando la rete con un intervento in spaccata sul tiro precedentemente scoccato da Nainggolan. L'assedio finale però si rivela inconsistente. Damato non si fa pregare nel fischiare in favore dei padroni di casa che, tranquillizzati anche dall'esiguo recupero concesso, gestiscono fino al fischio finale senza affanni.

mercoledì 9 novembre 2011

Al via il Ballardini-ter: "Innamorato della Sardegna e dei sardi"




Davide Ballardini si presenta davanti ai microfoni apparentemente felice, nonostante l'innata capacità di nascondere le emozioni, per il suo ritorno a Cagliari. Ha ancora nella tuta i segni dell'erba di Assemini che è tornato a calcare a distanza di tre anni dall'ultima volta. Si è appena conclusa la sua prima seduta di allenamento, in una sala della Club House l'incontro con i giornalisti per la presentazione ufficiale. "Con il presidente ci siamo sentiti ieri pomeriggio. Poi ho sentito anche il dg Marroccu ed eccoci qua. Il presidente mi ha chiesto semplicemente di comportarmi come sempre, senza obiettivi", le sue prime parole da nuovo tecnico rossoblù. Uno dei primi pensieri è però per una terra e un popolo che hanno lasciato un segno nel cuore dell'uomo Ballardini. "Sono innamorato della Sardegna e dei sardi", ha dichiarato. Un amore che, a giudicare dall'accoglienza e dalle belle parole che i sardi hanno sempre avuto per lui, è ampiamente ricambiato. Prima di Cagliari, Bologna e Cesena si erano fatte avanti per averlo come condottiero verso la salvezza. "A Bologna non sono andato perché con lo staff abbiamo reputato la rosa della squadra non adatta alle caratteristiche del nostro gioco. Il rifiuto al Cesena è figlio di più fattori: il fatto che, essendo di Cesena, non avrei potuto sopportare un fallimento, e in generale avrei avuto troppe pressioni", ha motivato Ballardini, prima di concentrarsi sul Cagliari che verrà, e su ciò che è stato già con lui in passato. "Il Cagliari non è cambiato tanto rispetto al passato. La disposizione è la stessa che abbiamo sperimentato noi per la prima volta, con il 4-3-1-2, con i "vecchi" Conti, Cossu, Biondini, Agostini, Canini. A loro si aggiungono giocatori nuovi, alcuni conosciuti, altri meno". Nello specifico sui nuovi: "Nenè, Astori, Perico e via dicendo sono giocatori che già conoscevo. Thiago Ribeiro invece prima di vederlo giocare con la maglia del Cagliari l'avevo visto in videocassetta. Sembra un giocatore interessante, di qualità, ora però voglio vederlo all'opera da vicino. Rui Sampaio e Ibarbo gli ho visti per la prima volta con la maglia del Cagliari. Ci sarà tempo per conoscerli bene". Contento di ritrovare Cossu, il giocatore a cui Ballardini ha cambiato la carriera? "Mi ha già fatto arrabbiare perché si è fatto male", la risposta sarcastica del tecnico. E' il rapporto con Cellino? In tre anni chi è cambiato di più tra i due? "Direi che siamo rimasti entrambi uguali, nessuno dei due è cambiato affatto". Si dice che non si erano lasciati bene. In realtà dopo la mancata conferma del 2008, dovuta più che altro a divergenze economiche con lo staff più che con Ballardini, i due avevano avuto modo di sentirsi e manifestarsi reciprocamente la propria stima. Ora ci riprovano per la terza volta. Andasse bene quasi come la seconda, sarebbe già un successone per entrambi. 
16.30 - Davide Ballardini ha calcato nuovamente i campi di allenamento del centro sportivo Ercole Cellino. A più di tre anni dal suo ultimo allenamento in tuta rossoblù, il tecnico ravennate ha diretto la prima seduta del suo nuovo corso a Cagliari. In poche ore Massimo Cellino ha rivoltato come un calzino il suo Cagliari. Prima la conferma di Ficcadenti, poi l'esonero giunto ieri a tarda notte, quindi l'accordo con il tecnico della miracolosa salvezza, il "maestro" mai dimenticato dai sardi. Ballardini, dopo la firma del contratto giunta in mattinata, ha preso possesso degli spogliatoi del centro sportivo di Assemini, insieme ai suoi fidati collaboratori, Regno, Melandri e Rinaldi. E ha poi ritrovato la squadra che, in buona parte, ricalca il suo ultimo Cagliari. Da Capitan Conti, che in passato non ha nascosto di considerarlo il miglior allenatore che abbia mai avuto, a Cossu, inventato trequartista dal tecnico, passando per Canini, Larrivey, Biondini, Pisano e Agostini. Quasi un ritorno alle origini, sicuramente per lui un ritorno a casa.
Dopo aver diretto la sua prima seduta, Ballardini si appresta ora a essere presentato alla stampa. L'appuntamento con i giornalisti è fissato per le 17.

Davide Ballardini è il nuovo allenatore del Cagliari

Davide Ballardini, ravennate classe 1964, è il nuovo allenatore del Cagliari.

Con lui fanno parte dello staff tecnico il vice Carlo Regno, i collaboratori tecnici Stefano Melandri e Andrea Rinaldi, il preparatore dei portieri Nico Facciolo.

Il neo rossoblu è alla sua terza esperienza nell'isola dopo quelle delle stagioni 2005-06 e 2007-08 conclusasi, quest'ultima, con l'esaltante galoppata verso una salvezza che fino al suo arrivo, a metà campionato, pareva impossibile da raggiungere.

Espletate, in tarda mattinata le formalità contrattuali di rito, Ballardini dirigerà, nel pomeriggio, il suo primo allenamento ad Assemini.

Al ternine è fissata la conferenza stampa di presentazione.



Massimo Ficcadenti non è più l'allenatore del Cagliari

Massimo Ficcadenti non è più l'allenatore del Cagliari. La decisione è stata assunta in giornata.

Insieme all'allenatore lasciano la Società Rossoblù anche i suoi più stretti collaboratori Conca, Fulgoni e Toffolutti.

La Cagliari Calcio ringrazia Massimo Ficcadenti ed il Suo staff per il lavoro fin qui svolto con impegno e professionalità.

martedì 8 novembre 2011

Sau di nuovo in gol


Ancora un gol per Marco Sau nel campionato di Serie B. Il giovane attaccante ha segnato il gol del definitivo pareggio nel 2-2 che la Juve Stabia ha ottenuto sul campo del Padova. Sau era subentrato al compagno Raimondi al 60': ci ha messo poco più di un quarto d'ora a trovare la via della rete. Per lui è il quarto centro in questo campionato (nella foto S.S.Juve Stabia, l'esultanza dopo la rete all'Ascoli).

E' rimasto in panchina per 90' Daniele Ragatzu in Vicenza-Gubbio 3-1, mentre non ha giocato Andrea Cocco, sempre infortunato, nell'Albinoleffe che ha strappato un pareggio a reti inviolate a Empoli.

In Prima Divisione prosegue la serie positiva del Siracusa di Marco Mancosu. I siciliani hanno travolto 3-0 il Piacenza. Ottima la prova di Marco, sostituito al 25', col risultato già deciso. Nel Latina sconfitto a Lanciano, dieci minuti per Ignazio Carta.

In Seconda Divisione, rallenta il Treviso, che ha pareggiato 1-1 a Bellaria, 90' per Daniele Giorico, e 45' per Mattia Gallon, subentrato a Madiotto al 1' della ripresa.

Nel pomeriggio la ripresa, da valutare Cossu e Pisano






Occhi puntati su Andrea Cossu alla ripresa degli allenamenti dei rossoblù, prevista per questo pomeriggio ad Asseminello. Contro l'Atalanta Massimo Ficcadenti è stato costretto a sostituire il fantasista sardo con Ibarbo: il numero 7 isolano ha rimediato un fastidio muscolare, che inizialmente si temeva potesse essere addirittura uno stiramento. Gli esami ai quali Cossu si sottoporrà oggi dovrebbero scongiurare l'ipotesi di uno stop prolungato: è probabile che il folletto rossoblù sia rimasto vittima di un semplice affaticamento muscolare. Da verificare anche le condizioni di Francesco Pisano, fuori causa a Bergamo proprio per un affaticamento muscolare. Entrambi i giocatori sardi dovrebbero recuperare per il match contro l'Inter. 

Ancora ai box invece Moestafa El Kabir, Davide Astori e Sebastian Eriksson. 

Is articulus prus de interessu